venerdì 16 settembre 2011

Il Braccino di Quantum


Il braccino, in senso tennistico (non il braccino corto di chi non offre da bere) è quella sensazione che pervade spesso anche grandi campioni all'avvicinarsi del momento decisivo del match. Il campo sembra farsi più piccolo, la racchetta più pesante, di colpo la fluidità dei muscoli sparisce e ci si muove a scatti. La mente è ingombra di quella che si definisce paura di vincere, paura cioè delle conseguenze di ciò che si sta facendo. Invece di giocare normalmente si gioca in modo cerebrale, non spontaneo, e si infilano serie di decisioni sbagliate.

E' qualcosa di molto latino (noi tendiamo ad essere cerebrali), ma evidentemente è anche molto americano. Quantum Racing è il TP52 più veloce e solido della flotta. Noi l'abbiamo visto in più occasioni, la cosa è piuttosto evidente. Anche il pozzetto di Quantum lo sa, e per questo ha passato l'ultima parte della stagione a cercare di gestire la flotta, dopo aver dominato l'inizio della Med Cup. Beh, questa non è stata una grande idea, tanto è vero che Azzurra era a soli 3,5 punti prima dell'ultima tappa di Barcellona.

Inizio dell'ultima tappa, Quantum parte bene, sempre davanti agli avversari diretti. Ma Bribòn, il quarto incomodo, scappa. Quantum infila due penultimi, OK in condizioni irregolari, però... Oggi finalmente, sotto la spinta di Bribòn, il braccino è sparito. E' questo il bello del braccino, che a un certo punto ti scatta qualcosa, forse ti spaventi davvero e di colpo ritorni ad essere tu. Sì, forse correndo rischi, però sì, puoi arrivare davanti a tutti come facevi prima.

Brava Quantum. Vai a dormire con 14 punti di vantaggio. Azzurra e Container sono ormai fuori gioco, se Bribòn vince le ultime due regate al massimo pareggia - e tu devi fare due ultimi. E' la vigilia di qualcosa. Ed è il momento di ricordarsi da dove si è partiti, da un inverno di duro lavoro!
Ad alto livello nessuna vittoria succede per caso...
Ciao, alla prossima
Vittorio

Nessun commento:

Posta un commento