Il francese Raison, primo nella categoria prototipi, è all'Isola Fernando de Noronha, primo lembo del Brasile. Il suo Mini avveniristico (ha la prua tonda, un'idea che alla prima fa storcere il naso a qualsiasi progettista navale) ha ampliato il proprio vantaggio fino a 74 miglia sul 2° e può trionfare anche nella classifica generale, non solo di tappa. E' a 678 miglia dall'arrivo (rilevamento ore 10 di questa mattina), cioè 5 o 6 giorni ancora.
La flotta della categoria “Serie” è più indietro, nessuno ha superato l'Equatore, una parte è uscita dal “Pot au Noir”. Al primo posto, il francese Bouyssou (4° Mariette, leader fino a ieri).
Simone Gesi naviga tra alti e bassi di velocità e adesso è entrato nel “Pot”, quella fascia di circa cento chilometri a cavallo dell'Equatore caratterizzata dall'instabilità del tempo.
La tempesta dell'altro giorno per lui ed altri ha lasciato il segno, soprattutto avendolo costretto a spostarsi più ad est, collocazione che non era e non è favorevole.
Al rilevamento delle 10, era 27°, con velocità inferiore a 3 nodi.
L'ecatombe di concorrenti pare abbia una tregua: i ritirati sono 10 nei “Serie” e 5 nei “Prototipi”. 2 atleti hanno dovuto addirittura abbandonare l'imbarcazione. Quando si dice che questa è una regata dura e, dopo il successo per la qualificazione, che la prima vittoria è arrivare a Bahia non è una battuta. |
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