giovedì 8 aprile 2010

comunicato stampa 4-2010

Quantum SailsVolvo Cup Melges 24, ITA-585 si veste di Quantum
ITA-585 - Volvo Cup Melgs 24Scarlino, 8 aprile 2010 - E' partita da ITA-585 la sfida di Quantum Sails Design Group Italia alla Volvo Cup Melges 24. E' infatti sulla barca di Paolo Brescia che Vittorio d'Albertas, Giacomo Fossati e Andrea Casale hanno deciso di concentrare i loro sforzi, svolgendo un'attività di sviluppo che sin dalla prima uscita stagionale pare aver dato buoni frutti.

A Sanremo, sede verso la metà di marzo della frazione d'esordio del circuito griffato dalla casa automobilistica svedese, ITA-585 ha chiuso al dodicesimo posto di una classifica lunghissima, impreziosendo la propria serie con un primo e un secondo di giornata.

Un risultato, come spiega lo stesso Paolo Brescia, timoniere di ITA-585, superiore alle aspettative perchè "...ci eravamo allenati con condizioni di vento forte e il tuning della barca non era certo adatto alle brezze medio-leggere che hanno caratterizzato il week end sanremese, condizionato in parte anche dalla rottura del grillo del trasto randa che ha compromesso il risultato della prima regata. Devo ammettere che mi ha stupito essere così veloce già alla prima uscita".

Parole pronunciate da uno che di regate in Melges 24 ne ha fatte tante: "E' dal 2004 che siamo nella classe e sin dalle primissime uscite abbiamo utilizzato le vele prodotte dalla North Sails, che nel Melges 24 ha raggiunto uno sviluppo notevole: fornisce profili molto efficienti e una tuning guide particolarmente dettagliata. Un binomio che ti permette di far camminare la barca alla pari degli altri sin dai primi bordi. Durante l'inverno scorso ho incontrato Vittorio d'Albertas e quella che era iniziata come una semplice chiacchierata mi ha poi portato a scegliere di vestire la mia barca di Quantum. A convincermi è stato il progetto che lo stesso Vittorio mi ha illustrato. In pratica abbiamo trasformato ITA-585 in un laboratorio: ciò vuol dire, seppur con tutti i rischi del caso, che stiamo lavorando su un progetto vele in costante crescita e trasferiamo alla veleria feedback e piccoli accorgimenti che ci ritroveremo sui giochi di vele futuri".

ITA-585 - Volvo Cup Melgs 24Una collaborazione, quella tra Quantum Sails e ITA-585, che vede schierati in prima linea Giacomo "Jack" Fossati e Andrea Casale: "Con Andrea ero già stato in barca una decina di anni fa: ricordo un'uscita insieme sul Fireball a Genova. Navigare con lui al fianco e con Jack in pozzetto mi ha dato maggior sicurezza e ha garantito solidità all'equipaggio, composto inoltre da Simona Crispo e Alessandro Saettone".

Una dichiarazione ripresa dal tattico Andrea Casale: "Avere l'occasione di partecipare al circuito Volvo Cup della classe Melges 24 è veramente un piacere perchè, almeno al momento, penso si tratti della classe One Design con il livello più alto. Devo ringraziare Paolo Brescia che ci sta dando questa occasione e ha voluto credere nel prodotto Quantum. Nel corso delle cinque prove disputate a Sanermo siamo stati molto veloci. Dobbiamo lavorare ancora sulla regolarità ma penso avremo modo di crescere nel corso della stagione. Intanto Quantum c'è!".

"In teoria la prima fase della collaborazione con Quantum Sails dovrebbe concludersi in occasione dell'Italiano di Alghero (6-9 maggio) - riprende Paolo Brescia - Assieme a Vittorio d'Albertas stiamo pensando di prolungare il progetto almeno sino alla fine del circuito Volvo Cup. Il mio sogno, in quanto armatore, è quello di partecipare al Mondiale di Tallin, ma si sa che trasferte del genere sono piuttosto impegnative se non si è appoggiati dagli sponsor".

Riflessioni "future" a parte, l'attenzione di tutto l'equipaggio è ora concentrata sulla seconda tappa del circuito Volvo Cup Melges 24, in programma a Scarlino nel corso del prossimo week end. A tal proposito Paolo Brescia ha un approccio piuttosto realista: "Dopo tanti anni di regate ho imparato a non aspettarmi troppo. A Sanremo eravamo rilassati e le cose sono andate bene. L'equipaggio, come detto, c'è. Basta cercare di non essere estremi e fare le cose semplici, quelle che di solito riescono meglio".

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